Referendum Lavoro

martedì 19 aprile 2011

STUDENTI IN ACTION-DAY PER DIFENDERE LA SCUOLA



Oggi le studentesse e gli studenti delle scuole e delle universita' di oltre 50 citta' italiane daranno vita ad azioni, flash mob, iniziative e mobilitazioni diffuse per difendere la scuola e l'universita' pubbica dalle politiche di tagli del Governo Berlusconi.  A Roma, Milano, Torino, Genova, Trieste, Napoli e Bari i giovani medi e universitari facenti capo alla Rete della Conoscenza, l'organizzazione studentesca cui confluiscono Link-Coordinamento universitario e Unione degli studenti, si svolgeranno sit in, flash mob e iniziative varie. I giovani reclameranno, in particolare, «un sistema nuovo di welfare e diritto allo studio capace - spiega il sindacato studentesco - di garantire una vera libertà di scelta dei propri percorsi di studio e di vita, senza essere legati dal reddito delle proprie famiglie e dalla precarietà dilagante».

 A dare vigore all'iniziativa sono state le parole pronunciate nei giorni scorsi dal premier Berlusconi sulla necessità di porre sullo stesso piano istruzione pubblica e privata.
"In un Paese in cui ogni diritto, viene considerato un privilegio da tagliare o privitizzare, noi abbiamo deciso di opporci- dicono dalla Rete della Conoscenza- oggi nelle maggiori citta' italiane reclameremo un sistema nuovo di welfare e diritto allo studio capace di garantire una vera liberta' di scelta dei propri percorsi di studio e di vita, senza essere legati dal reddito delle proprie famiglie e dalla precarieta' dilagante. Ci opponiamo a chi vuole ridurre la scuola e l'universita' in un'azienda, dove docenti precari devono avere lo stesso colore politico dei governi di turno, luoghi dove non devono formare le coscienze dei cittadini, ma preparare un esercito di precari per il mercato del lavoro. A questo futuro di precarieta' e sfruttamento noi ci siamo opposti in questi mesi e continueremo ad opporci. Le ultime parole del Presidente del Consiglio sono vergognose, ma ancora di piu' lo sono i 9 miliardi di tagli su scuola e universita', le migliaia di precari lasciati senza lavoro, le scuole che continuano a cadere a pezzi, l'assenza di risorse per i dipartimenti e per i ricercatori in un Paese che ha bisogno di una formazione di qualita' per crescere.
Alla giornata il pieno sostegno del segretario del Prc-Fds Paolo Ferrero: «Questo governo fascista - ha spiegato Ferrero - è sempre più isolato, contro la magistratura ma anche contro ogni parte della società che rivendichi diritti: i giovani, gli insegnanti, i lavoratori. Per questo chiediamo che il governo se
ne vada e si arrivi subito alle elezioni».

Articolo tratto da Liberazione

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